Campi vicini – Caffè e dintorni 4/23

CAFFE’ E DINTORNI
a cura di FRANCO MONDI
Mondicaffè.itC.T.&M. – Via Alvari, 29 – Roma – info@mondicaffe.it

 


CAFFEINA: MA CHE ROBA È?
La caffeina è chimicamente un alcaloide naturale che fa parte della famiglia delle metilxantine. Di che stiamo parlando?

Cristallo di caffeina al microscopio

 

La caffeina contenuta nei grani di caffè è molto simile alla teobromina, contenuta nel cacao, e alla teofillina, presente nelle foglie di tè. Questi tre alcaloidi derivanti dalla xantina ,composto chimico diffuso nel mondo vegetale ed animale,legandosi a gruppi metilici, danno origine al gruppo di metilxantine.
La caffeina è presente in foglie,semi e frutti di queste piante,dove agisce come insetticida naturale: penetra nel terreno limitrofo alla pianta, inibendo la crescita di erbacce.I poteri disinfestanti della caffeina spiegano perchè la Coffea Robusta sia più resistente della Coffea Arabica.
Nell’adulto l’emivita della caffeina è di 4h: età, peso e stile di vita incidono sulla sua assimilazione. Una dose letale di caffeina si ha assumendone tra l’1 e i 5gr. Senza considerare metodi di preparazione e specie botaniche, una tazza di espresso contiene circa 50mg di caffeina! Segni di intossicazione si manifestano con assunzioni attorno ai 250mg, mentre dosi di 650mg causano la sindrome del “caffeinismo”, caratterizzata da ansietà,

 


A CHICCO APERTO

Mamma li turchi!

Sull’etimologia del termine caffè si hanno contrasti di opinione: deriva forse da KAFFA, la regione dell’altopiano etiope dove sembra essersi sviluppato, o invece da KAHWA, come gli Arabi pronunciavano riferendosi al vino?
Non esistono dubbi invece sul fatto che siano stati i Turchi a pefezionare la tecnica della torrefazione, della macinazione dei chicchi e l’uso corretto della preparazione della bevanda. Fu infatti Costantinopoli che nella metà del XIV secolo si aprì la prima “Bottega del Caffè”. Iniziativa che, attraverso la propagazione che venne fatta da navigatori e mercanti, diede il via all’apertura di analoghi locali a venezia, Marsiglia, Parigi, Vienna e Londra. Ad ogni modo è accertato che furono poi i Veneziani ad introdurre nell’Europa Occidentale l’uso del caffè. Dapprima destinato a scopi e terapie farmaceutiche. Per dare un’idea, più o meno centrata, di quello che fu il faticoso iter di sviluppo del caffè nel mondo, ricordiamo che il Brasile, cioè il paese destinato a diventare e restare in assoluto il maggior produttore mondiale, iniziò la coltivazione in grande scala della pianta solo nella seconda metà del 1700  (F.M.)


  

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