
IN VINO VERITAS
DOLCE, AMABILE E FREDDISSIMO
L’abbinamento (non facile) del vino al gelato
È notorio che bere vino con i dolci è un’impresa difficile, giacché lo zucchero e quindi la dolcezza ne limita la scelta. Tuttavia essa è già ristretta a vini spumanti dolci o amabili o a vini bianchi abboccati.
E sul gelato?
In questo campo si aprono teorie le più disparate: si va dai, chiamiamoli così, tradizionalisti che predicano il divieto a qualsiasi vino perché da un lato scombinerebbero tutto il palato, dall’altro perché il sapore del vino sarebbe completamente distorto; sino agli innovativi, che teorizzano abbinamenti a seconda del gusto di gelato.
Su una cosa gli innovativi e tradizionalisti sono d’accordo: niente champagne o spumante brut, né con i dolci, né con il gelato. Per entrare un po’ nel merito delle teorie degli innovativi, diciamo subito che per abbinare un vino al gelato, bisogna tenere a mente che:
– la temperatura del vino deve essere il più possibile vicina a quella del gelato;
– il vino più è dolce o amabile e meglio è;
– bere il vino poco dopo aver mangiato il gelato e non mentre.
Fatta questa premessa, possiamo dire che molti sono gli abbinamenti oramai accettati, a partire dal più difficile, ossia quello del gelato al cioccolato con il vino ALA del Duca di Salaparuta. Non è, però, gradito da tutti, anche perché questo vino amarascato dà il meglio se servito ad una temperatura attorno ai 12°. Vale comunque la pena provarlo e se proprio non ci convince col gelato, possiamo finire la bottiglia con una tavoletta o con un dolce al cioccolato fondente.
Si va, invece, un po’ più sul sicuro se stiamo sulle creme e la risposta è secca: provateci lo spumante “Petali di Fazio”, secondo diversi commentatori, uno tra i migliori spumanti dolci italiani. Prodotto nella zona di Erice in Sicilia, è un moscato bianco in purezza, con una fermentazione lenta e con una presa di spuma con il metodo “Charmat”. Va servito a una temperatura di 6 gradi.
(Marco Santarelli)
EMULSIONI n. 2/2023 – Torna al sommario