
IL LIBRO DEL MESE
a cura di ALESSIO ZAMBARDI
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IL DONO DI CADMO
L’incredibile storia delle lettere dell’alfabeto
di ALESSANDRO MAGRINI
Edizioni «Ponte delle Grazie»
A come Bue
B come Casa
C come Gamma
D come Porta
E si potrebbe proseguire.
No, non siamo improvvisamente impazziti ma è che spesso (sempre) diamo ormai le cose per scontate, dimenticandoci del percorso, spesso lunghissimo, che ha portato una cosa ad essere “quella” cosa. Diamo per ovvio quello che c’è, totalmente inconsapevoli di ciò che c’è stato prima.
Perché la A si scrive così? Originariamente, presso i fenici, la A era capovolta di 180 gradi e rappresentava un bue, un vero e proprio “capo di bestiame”. Prima di arrivare in Grecia venne leggermente spostata verso destra e poi i greci stessi la capovolsero totalmente.
Dunque dietro ogni lettera c’è una storia fatta di personaggi, animali, anfore e trascrizioni, porte, mani, avventure, viaggi e fatica. Pensate alla fatica che, ad esempio, ha fatto la F per conquistarsi un posto nell’alfabeto, visto che ha dovuto lottare secoli per scalzare il PH greco, ovvero una P addolcita con un leggero soffio espiratorio. Oppure pensate ai primi egizi che, davanti al mare, idearono il carattere “m” per indicare l’increspatura dell’acqua. Dunque M come acqua.
Se volete potete aprire la porta rappresentata dalla lettera D facendo perno sull’asse a sinistra: scoprirete mondi nuovi. Lasciatevi coinvolgere dal libro “Il dono di Cadmo. L’incredibile storia delle lettere dell’alfabeto”, di Alessandro Magrini (Ponte alle Grazie Editore). Troverete queste ed altre storie raccontate con leggerezza e mai noiose. Scoprirete la strada fatta da sei lettere per arrivare a comporre, qui da noi, una parola buonissima: GELATO.
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