Sulle nostre montagne cresce un arbusto il cui frutto nero azzurro è detto uva del bosco o mirtillo nero. C’è poi l’uva di monte, che è il mirtillo rosso, e infine un terzo mirtillo dal colore blu. La sua raccolta continua a farsi a mano e con un semplice pettine, secondo i tempi di una tradizione ben poco intaccata dal recente successo dei mirtilli.
Per gli stessi suggestivi sentieri, cresce la rosa canina. Rispetto alle innumerevoli virtù del mirtillo, ormai insostituibile in pasticceria e in gelateria, dove le decorazioni al mirtillo vanno per la maggiore, certo la rosa canina esercita un po’ meno attrazione. Il fatto è che la rosa canina è quella meno facile da raccogliere e la più capricciosa da lavorare. I frutti si riconoscono per essere delle bacche rosse, durette e ricche di semi, con una minuscola corona di peli irritanti. Per estrarre la polpa ci vuole un po’ di calma, tempo e pazienza. Ci voleva un gelato che riunisse il mirtillo e la rosa canina: il facile e il difficile dei sentieri.
• FIBRE E PROTEINE VEGETALI
• SUCCO DI LIMONE
• POLPA DI BAOBAB
• SALE