Campi vicini #8 – In vino veritas

VINO E CIOCCOLATO: POCHI AMICI MA BUONI

Abbiamo scritto spesso come sia difficile (in alcuni casi impossibile) per alcuni cibi abbinarli a dei vini: pesci grassi, gelati e cioccolato sono le bestie nere dei sommelier.
In genere uno pensa: con la cioccolata cosa c’è di meglio di un vino dolce? Proviamone uno a caso: il Vin Santo. Per il gusto netto e denso del cioccolato, sentirò una rottura nel vino e poi una disarmonia nel palato. Che fare, allora?
In un numero precedente di questa newsletter abbiamo suggerito il vino marascato Ala dell’azienda Duca di Salaparuta. Esiste un altro vino abbinabile al gusto del cioccolato ed è il Barolo chinato. Questo è un vino che, come suggerisce il nome, viene prodotto nella zona del Barolo, per la precisione a Serralunga d’Alba. Le prime notizie del vino risalgono alla fine dell’800 ad opera del farmacista G. Cappellano. Nei tempi andati veniva bevuto contro i malanni da raffreddore, un po’ come il vin brulè; poi, con il passare degli anni la produzione si è raffinata e oggi ha un posto d’onore tra i vini da dessert o meditazione. Con in più la particolarità di essere, assieme al vino marascato siciliano, l’unico ad essere accostato al cioccolato.
Ma che cos’è il Barolo chinato? è un vino Barolo DOCG nel quale si lasciano macerare corteccia di china, radice di rabarbaro e genziana e semi di cardamomo. Alla macerazione segue l’affinamento in botti per circa un anno. La sua gradazione è compresa tra i 16 e 17 gradi, ha un gusto persistente dolce e amaro. Non è molto diffuso, il che lo mette al riparo da possibili ‘volgarizzazioni’, ma lo si trova sicuramente nelle enoteche più fornite.

rubrica a cura di MARCO SANTARELLI



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